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Archive for luglio 2009

Regina Spektor

Regina Spektor

“Un concerto fantastico in una location spettacolare” direbbe un romantico, “Non si potevano spendere meglio venti euro” direbbe un economista.
Insomma, la performance di Regina Spektor del 15 luglio 2009 al Villa Arconati Festival mette tutti d’accordo. Il palco è montato sotto un tendone nei giardini di Villa Arconati nell’hinterland milanese, i posti sono numerati e l’atmosfera è famigliare, ben lontana dai soliti festival in piazza.
Regina entra in scena dopo una buona performance di Joan as a Policewoman, in un abito nero che mette ancor di più in evidenza la sua chiara carnagione. Si siede al pianoforte a coda posizionato al centro del palco, accompagnata dalla batteria, da un violino, un violoncello e dagli immancabili applausi.
Apre la serata con dei pezzi del nuovo album “Far” eseguiti magistralmente, senza stonare nemmeno quando la band lascia il palco e lei canta accompagnata soltanto dal ritmo delle dita che battono sul microfono. Sbaglia solamente in “Man Of A Thousand Faces”, ma supportata dal pubblico recupera immediatamente. Si sbizzarrisce suonando “Poor Little Rich Boy”, eseguita con una mano al pianoforte e con l’altra ritmando una bacchetta su una sedia, e da vera “one-woman band” suona timidamente anche la chitarra in “That Time” e “Bobbin’ for Apples”.
Per concludere l’oretta e mezza di performance, nel bis esegue brani come “Fidelity”, “Samson” e “Us”.
Si conclude quindi la serata e sicuramente non c’era modo migliore di passare un mercoledì sera di metà luglio se non godendosi questo spettacolo.
Alla fine dello show, mentre i rodie smontavano l’attrezzatura, Regina si è fermata per firmare qualche autografo e scattare qualche foto con i fan dimostrando, tra le altre doti, una semplicità ammirevole.

Autograph

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